Classe di soli migranti e italiani, Anderlan: "Sì alle separazioni a scuola in base ai gruppi etcnici. Stop all'immigrazione in Alto Adige servono i rimpatri"
Per il consigliere provinciale a causa dell'immigrazione di massa "i bambini locali sono diventati e stanno diventando sempre più una minoranza e soffrono un calo dei livelli di istruzione”
BOLZANO. Sì alle “classi separate in base ai gruppi etnici”. A dirlo attraverso una nota è il consigliere provinciale di Bolzano, Wirth Anderlan, in merito alla vicenda avvenuta alla scuola elementare di lingua tedesca Goethe dove la preside ha deciso di introdurre per la prima volta una prima classe formata esclusivamente da bambini 'non tedeschi', ovvero italiani e migranti. L'obiettivo, secondo quanto riferito dalla dirigente alla stampa locale, sarebbe quello di evitare che i ragazzi di madrelingua tedesca abbiano dei rallentamenti nel percorso di apprendimento a causa di chi non conoscere il tedesco.
Una decisione che il movimento di Wirth Anderlan appoggia. “Da anni – viene spiegato - le nostre classi scolastiche hanno subito un eccessivo influsso da stranieri a scapito di bambini locali che stanno diventando sempre più una minoranza nelle nostre scuole” pertanto, continua la nota, questa decisione può essere “solo un primo passo”.
Per al lista "JWA Wirth Anderlan" le scuole tedesche in Alto Adige sono il risultato di una lotta decennale. “Mentre alcuni dei nostri nonni dovevano ancora imparare il tedesco di nascosto nelle scuole nelle catacombe (Katakombenschulen), la creazione di scuole tedesche ha creato le basi per l’educazione del nostro gruppo etnico”.
Per il consigliere provinciale, però, a causa dell'immigrazione di massa verso l'Alto Adige “sulla quale non abbiamo potuto decidere autonomamente” spiega, “sempre più bambini stranieri frequentavano le scuole tedesche. Di conseguenza, i bambini locali sono diventati e stanno diventando sempre più una minoranza e soffrono di un calo dei livelli di istruzione”.
Per Anderlan “Le classi straniere o le scuole miste portano inevitabilmente alla fine dell’istruzione indipendente per i bambini locali. Così facendo distruggiamo le basi della nostra autonomia. Nessuno che abbia a cuore il benessere del nostro popolo può davvero volerlo”. Da qui la proposta sulla quale già in molti hanno espresso al propria contrarietà, è cioè quella di classi separate.
"La separazione delle classi scolastiche è quindi nell'interesse dei bambini locali e stranieri", afferma Jürgen Wirth Anderlan, sottolineando la sua richiesta. “Mentre i bambini stranieri potrebbero ricevere un sostegno specifico, i bambini locali non dovrebbero adattarsi al livello di apprendimento dei bambini migranti”.
Per il consigliere è quindi necessario “interrompere la migrazione e avviare i rimpatri”. “Il problema di fondo dovrà essere affrontato alla radice. Bisogna fermare l’emigrazione di massa verso l’Alto Adige e avviare la remigrazione di numerosi stranieri. Solo così si potrà evitare che le scuole e poi tutto il nostro Paese vengano invasi dagli stranieri. Lo stop all’immigrazione, la remigrazione e le scuole tedesche per i bambini tedeschi devono quindi andare di pari passo”.